Le compravendite immobiliari nel primo trimestre del 2022 segnano un trend positivo rispetto al primo trimestre dello scorso anno, come evidenziano le statistiche trimestrali dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare sui comparti residenziale (+12%), non residenziale (+14,5%) e, da quest’anno, anche sui terreni (+15,5%), rispetto al periodo gennaio-marzo 2021.
Se rispetto allo stesso periodo del 2021 le compravendite immobiliari risultano in crescita, la variazione congiunturale rispetto al periodo precedente (IV trimestre 2021) rivela in realtà una leggera discesa delle transazioni, da 212.500 a 181.767. Un andamento che ha contraddistinto in realtà l’alternarsi dei diversi trimestri che si sono susseguiti a partire da gennaio 2021 a gennaio 2022, chiudendosi comunque con un segno positivo se si confrontano i dati dei due trimestri d’inizio anno. Vediamo nel dettaglio i dati del report redatto dall’Agenzia delle Entrate.

Nel primo trimestre del 2022 sono state effettuate 20.000 transizioni in più rispetto allo stesso periodo del 2021, con un rialzo del 12%. Le statistiche dell’OMI mostrano un incremento generale in tutte le zone geografiche d’Italia, con piccole differenze tra i capoluoghi e i comuni minori, rispettivamente +11,1% e +12,5%.
In particolare, il report evidenzia la situazione nelle grandi città nel periodo tra gennaio e marzo 2022, sempre in confronto allo stesso periodo dell’anno scorso. A guidare la crescita è Milano, che ha registrato un tasso di crescita del +36% di compravendite in confronto al 2021. A seguire Palermo, con 15,5% di transazioni in più, Bologna +11,1%, Firenze +10,2%. Roma, invece, è la città con il maggiore volume di compravendite nel periodo considerato: in soli tre mesi sono state vendute oltre 9mila abitazioni.
Osservando i dati sulle compravendite nelle grandi città nel primo trimestre 2022 in relazione al trimestre di chiusura del 2021, si nota una leggera flessione in tutte le grandi città d’Italia (Roma, Torino, Napoli, Genova, Palermo, Bologna, Firenze), ad eccezione di Milano, che registra invece una leggera crescita.
I primi mesi del 2022 restano ad ogni modo positivi, e delineano un quadro ottimistico nonostante le difficoltà economiche causate della delicata situazione geopolitica tra Russia e Ucraina.
Il report trimestrale dell’OMI sul mercato immobiliare conferma l’espansione anche del settore non residenziale. I volumi delle compravendite del segmento terziario-commerciale continuano a crescere: +14,5 rispetto al primo trimestre del 2021.
Secondo i dati, l’incremento diffuso in tutto il territorio italiano risulta maggiore nei comuni minori rispetto ai capoluoghi, mentre per area geografica il Nord si riconferma il mercato più proficuo.
Nel dettaglio sono stati approfonditi i singoli comparti del mercato immobiliare non residenziale, ossia:
- Uffici e studi privati con un aumento delle compravendite pari al 12,2%
- Negozi e laboratori, con un tasso di crescita del 15,2%
- Depositi commerciali e autorimesse, con un aumento del 13,7%
- Capannoni e industrie, che hanno registrato un incremento del 23,6%
- Settore produttivo agricolo, che interessa immobili censiti nella categoria catastale D/10, con un tasso di espansione del +28,4%.
Si osserva dunque una tendenza generalmente positiva, ma che presenta importanti disomogeneità tra le principali città, sia in termini di superfici medie delle singole unità, sia in termini di volumi compravenduti. In particolare, il capoluogo lombardo, in tema di uffici, rappresenta nettamente il mercato più dinamico e consistente in termini assoluti: 347 unità scambiate nel trimestre. A seguire, Roma, che ha superato del doppio le compravendite dei depositi commerciali e delle autorimesse rispetto al 2021, per un totale di 313 unità.
Il report trimestrale sull’andamento del mercato immobiliare italiano, per la prima volta, ha esteso le sue indagini al mercato fondiario, distinguendoli tra terreni agricoli e terreni edificabili.
In linea con quanto emerso dal report, i terreni agricoli segnano un aumento del 14,7%, mentre i terreni edificabili hanno evidenziato un rallentamento, in cui la crescita del +46,5% registrata nel IV trimestre 2021 è scesa a +12%. Nel dettaglio, la crescita nel segmento agricolo è trainata dalle regioni centro-settentrionali. Nell’ambito dei terreni edificabili, invece, la diminuzione delle transazioni è imputabile al Nord Ovest (+1%) e, in particolar modo, alle Isole, che hanno registrato un calo del -5,0%.
In base a questa prima analisi, il mercato immobiliare dei terreni sta seguendo l’espansione degli altri comparti. Dopo la crisi dovuta al Covid-19, il primo trimestre del 2022 ha registrato una crescita delle compravendite di terreni su tutto il territorio nazionale, segno di una ripresa ottimistica del settore.