Nei mesi scorsi abbiamo parlato di come impiegare il tempo trascorso in casa per riorganizzare al meglio gli spazi e le idee e di come risparmiare sulle bollette pur trascorrendo tanto tempo tra le mura domestiche. Il lockdown è ora finito e le norme volte al contenimento del virus sono meno rigide: è possibile uscire di casa, ma non bisogna abbassare la guardia. Anzi: uscire, frequentare luoghi pubblici e incontrare persone ci espone maggiormente al contatto con il virus, con il rischio di “portarlo con sé” all’interno delle mura domestiche.
Certo, la situazione sembra essere in continuo miglioramento, ma la prevenzione rimane sempre la migliore cura: ecco perché oggi proponiamo una guida alla corretta igienizzazione della casa.

Eleggere correttamente gli strumenti per la pulizia e l’igienizzazione della casa è il primo passo. Per un’igiene profonda delle superfici domestiche ci si può affidare a diversi prodotti facilmente reperibili sul mercato: come consiglia anche l’Istituto Superiore di Sanità, una miscela di acqua e sapone per le superfici è sufficiente a igienizzare correttamente. In alternativa – o per una seconda mano di pulizia – si possono utilizzare l’alcol etilico al 75% oppure una soluzione di ipoclorito di sodio allo 0,5% (la comune candeggina che si trova al supermercato è perfettamente idonea).
Per una pulizia davvero profonda sulle superfici il vapore è certamente un ottimo alleato: esistono in commercio numerosi apparecchi molto versatili, che consentono di pulire agilmente a vapore praticamente tutte le superfici della casa, dai pavimenti ai vetri, fino ai sanitari.
E il vapore risulta davvero efficace anche per igienizzare indumenti e tessili: tappeti, tende, divani, materassi e persino gli abiti possono essere sterilizzati e disinfettati grazie all’aiuto di potenti e maneggevoli pulitori a vapore disponibili in commercio per l’uso domestico.
Facciamo un po’ di chiarezza: fatta eccezione per lunghe permanenze in luoghi ad alto rischio di contagio, non è necessario igienizzare profondamente gli abiti ogni volta che si rientra in casa dopo un’uscita. Ad ogni modo, la corretta igiene degli indumenti si può ottenere con una comune lavatrice impostata a una temperatura superiore ai 60 gradi e un apposito detersivo per il bucato.
Certo, togliersi le scarpe prima di entrare rimane una buona norma – non solo in questo momento – perché così si impedisce l’ingresso a qualsiasi tipo di microrganismo all’interno degli ambienti domestici. Chi preferisce prendere un accorgimento in più, può far prendere un po’ d’aria agli indumenti indossati all’esterno, lasciandoli all’aperto dopo il rientro. E, ad ogni modo, bisogna sicuramente evitare di riporli sul divano o il letto, preferendo delle apposite collocazioni.
Bisogna invece fare più attenzione, per esempio, ai materassi, dove, in generale, tendono ad accumularsi più facilmente batteri, microrganismi e acari, soprattutto in quelli più tradizionali, realizzati in lana. Alcuni piccoli accorgimenti da prendere quotidianamente: quando ci si alza al mattino, è buona norma arieggiare il materasso, scoprendolo e sbattendo le lenzuola, che vanno cambiate spesso, soprattutto quando fa più caldo. Passare spesso l’aspirapolvere sulla superficie del materasso è poi una buona pratica per igienizzarlo e mantenerlo pulito.
Parlavamo dell’igiene degli abiti: ebbene, anche conservarli organizzando bene gli armadi è un passaggio fondamentale per mantenere la pulizia in tutti gli ambienti di casa. Sarebbe infatti buona norma non riporre gli abiti già indossati fuori da casa insieme a quelli puliti, per evitare eventuali passaggi di microbi agli altri indumenti.
Naturalmente, non bisogna dimenticare di pulire in profondità cassetti, armadi e contenitori quando ci si accinge a fare le pulizie in casa. E, per i più tecnologici, sono da poco arrivati in Italia gli armadi intelligenti: un vero pezzo d’arredo hi-tech, in grado di igienizzare, deodorare e persino stirare gli indumenti riposti all’interno!
Rimaniamo nell’ambito dell’organizzazione della casa, ma spostiamoci a un altro ambiente: il bagno. Soprattutto quando non si ha la possibilità di avere un bagno tutto per sé, è consigliabile mantenere gli asciugamani di ciascuno ben separati, così come spazzolini, sapone e altri oggetti personali.
Rimanendo nell’ambiente bagno, ricordiamo che questa è una delle zone che merita più attenzione per quanto riguarda la pulizia. Sanitari e superfici vanno igienizzati frequentemente con appositi detergenti: doccia e vasca da bagno vanno pulite profondamente e asciugate a dovere, per essere sicuri che tutti i germi vengano correttamente eliminati dopo l’utilizzo.
In casa ci sono moltissimi oggetti che diventano covi di germi quasi insospettabili: telecomandi, pulsanti, maniglie, rubinetti, interruttori tutti oggetti che vengono spesso maneggiati durante la quotidianità da tutte le persone in casa, senza quasi nemmeno pensarci. Per una pulizia profonda e accurata della casa, non vanno quindi trascurati anche questi piccoli componenti, che devono essere disinfettati spesso e con detergenti adeguati.
Forse ancora più spesso ci si dimentica della pulizia dello smartphone e degli altri oggetti tech, che invece possono diventare veri e propri ricettacoli di germi e batteri. Quante volte, quando ci si trova in giro, si appoggia con noncuranza lo smartphone sul tavolino del bar o in prossimità della cassa del supermercato mentre riponiamo la spesa nei sacchetti? E quante volte al giorno lo controlliamo, maneggiandolo con le mani non sempre igienizzate? Secondo uno studio di dscout del 2016, tocchiamo lo smartphone – calcolando ogni singola interazione, dal tap, allo swipe, allo scroll – oltre 2600 volte al giorno.
Anche lo smartphone, così come i tablet e pc, vanno igienizzati, anche quotidianamente se possibile. Naturalmente non sono indicati, in questo caso, l’alcol, la candeggina o altri prodotti particolarmente aggressivi, in quanto potrebbero compromettere o rovinare i display o altre parti dei dispositivi. La soluzione? Panni in microfibra, ma anche pelle di daino o camoscio. Insomma, sono necessari panni delicati, da utilizzare in sinergia con prodotti spray appositamente studiati per display e dispositivi tech, da spruzzare in piccole dosi. In mancanza di prodotti specifici, l’alternativa è quella di diluire piccolissime quantità di sapone neutro in una ciotola d’acqua, creando una soluzione con cui inumidire il panno prima di passarlo sul dispositivo.
Massima attenzione agli ingressi di cuffie e caricabatterie, così come alle uscite di altoparlanti e microfoni: per questi piccoli spazi, meglio utilizzare un pennellino o piccoli oggetti simili per spolverarli.
Naturalmente, tutte queste operazioni vanno eseguite a smartphone spento e scollegato dalla corrente.
Arieggiare la casa è una pratica quotidiana fondamentale per mantenere un ambiente salubre e vivibile tra le mura domestiche. Anche in questo caso, però ci sono alcuni piccoli accorgimenti da tenere in considerazione. Per favorire un ricambio veloce dell’aria, per esempio, è consigliabile aprire contemporaneamente più finestre nelle diverse stanze, tenendo naturalmente aperte le porte che separano i diversi ambienti. Attenzione però ai momenti in cui si decide di arieggiare: insieme all’aria, soprattutto se si vive in città o in zone particolarmente inquinate, c’è il rischio di far entrare anche lo smog e altre sostanze. Il consiglio è quindi quello di arieggiare la casa nei momenti di minore movimento di città e impianti: al mattino molto presto, oppure verso sera.
A chiudere questa guida, un consiglio fondamentale: mai esagerare! Innanzitutto, non si devono mai miscelare tra loro prodotti igienizzanti diversi, soprattutto se contengono candeggina o ammoniaca. Inoltre, ricordiamo di indossare sempre i guanti quando si eseguono le pulizie, in quanto i prodotti per la detersione possono essere molto aggressivi sulla pelle. Evitare inoltre di produrre schizzi o aerosol durante le pulizie, arieggiando in ogni caso gli ambienti, soprattutto dopo l’uso di prodotti particolarmente aggressivi.