La Legge di Bilancio per il 2021 è stata approvata il 30 dicembre, entrando così in vigore il 1° gennaio. Che cosa è stato deciso sul tema Bonus Casa? Ecco un piccolo riepilogo delle agevolazioni previste per il 2021.
In estrema sintesi, tutti i bonus per la casa che abbiamo conosciuto in questi anni sono stati confermati anche per l’anno 2021, permettendo così a tantissimi cittadini di realizzare interventi di varia entità, dalla ristrutturazione all’acquisto di nuovi mobili, dalla sistemazione del verde ai lavori di efficientamento, godendo di importanti sconti fiscali, da usufruire in alcuni casi anche come cessione del credito di imposta e sconto in fattura.

Iniziamo dai bonus “classici”, tra cui il Bonus Ristrutturazioni, che permette di eseguire interventi di manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia godendo di importanti incentivi fiscali. Anche per il 2021 sarà confermata l’aliquota che abbiamo conosciuto in questi ultimi anni: i lavori ammessi al bonus permetteranno di ottenere uno sgravio fiscale pari al 50% delle spese sostenute (queste, pari al massimo a 96.000 euro), da usufruire come detrazione Irpef da distribuire in 10 quote annuali, oppure come sconto in fattura o cessione del credito di imposta (previa comunicazione dell’opzione, come avevamo spiegato nell’articolo sul Supebonus). E la manutenzione ordinaria? Rientra nel bonus solo se effettuata sulle parti comuni dei condomini oppure se inserita nell’ambito di ristrutturazioni più ampie sulle singole unità immobiliari.
Anche il Bonus Mobili rientra tra le agevolazioni per la casa confermate per il nuovo anno. Le modalità per usufruirne? Anche qui non cambia nulla rispetto a quanto attualmente in vigore: chi esegue lavori di ristrutturazione avvalendosi del bonus corrispondente può ottenere anche le detrazioni fiscali legate all’acquisto di arredi nuovi.
Ricordiamo che sono ammessi alla detrazione solo gli acquisti di mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+ (con l’eccezione dei forni, che possono essere di classe A). L’aliquota da portare in detrazione (dall’IRPEF, nel corso di 10 anni) rimane pari al 50% delle spese sostenute, sulle quali arriva invece una novità: il tetto massimo su cui calcolare l’agevolazione si sposta a 16.000 euro, rispetto ai 10.000 euro degli anni precedenti.
Confermato anche il Bonus Verde, la detrazione fiscale che permette di ottenere il 36% di sconto IRPEF, da calcolare sulla spesa massima di 5.000 €, per i lavori sostenuti per la sistemazione di giardini e spazi verdi.
Buone notizie anche per chi ha in mente una ristrutturazione della propria casa dal punto di vista energetico: le detrazioni conosciute come “Ecobonus” saranno prorogate fino alla fine del 2021 con aliquote che vanno dal 50% al 65%, da calcolare su una spesa sostenuta per i lavori che va dai 30.000€ ai 100.000€, a seconda del tipo di intervento realizzato.
Gli interventi di riqualificazione energetica rientrano tra i lavori fruibili sia come detrazione IRPEF da ripartire in 10 anni, che come sconto in fattura o cessione del credito di imposta, secondo quanto stabilito nei provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate dell’8 agosto e del 12 ottobre 2020.
Confermata anche la novità introdotta con la Legge di Bilancio 2020: parliamo del Bonus Facciate, l’importante agevolazione che permette di scontare l’ IRPEF con un’aliquota pari al 90% delle spese sostenute per il restauro delle facciate degli edifici collocati in determinate zone d’Italia. Il Bonus Facciate 2020 non poneva alcun limite per l’importo di spesa agevolabile e così sarà anche per il 2021. Per tutti i chiarimenti necessari – i dettagli sui singoli lavori agevolabili e la collocazione degli edifici per poter usufruire del bonus – rimandiamo alla guida completa dell’Agenzia delle Entrate sul Bonus Facciate 2020, che allo stato attuale continuerebbe a rimanere un riferimento valido anche per il 2021. Ultimo dettaglio da conoscere: anche il Bonus Facciate rientra tra quelli fruibili non solo come detrazione IRPEF ma anche come sconto in fattura o cessione del credito d’imposta.
Come sappiamo, il Superbonus era già previsto per tutti i lavori rientranti nei requisiti e realizzati entro il 31 dicembre 2021. Nella prima stesura della Legge di Bilancio, il Superbonus non era stato citato, ma con il pacchetto di emendamenti inserito prima dell’approvazione sono arrivati tutti i chiarimenti a riguardo, con l’introduzione ufficiale della proroga del bonus fino al 30 giugno 2022. Previste alcune piccole deroghe alla scadenza, tra cui una che potrebbe risultare interessante per molti: per i lavori compiuti al 60% in data 30 giugno 2022, la scadenza sarà rinviata al 31 dicembre 2022, permettendo così di agevolare anche le spese sostenute tra giugno e dicembre.