Mercato immobiliare italiano: quarto trimestre 2020 migliore delle attese

11.03.2021

Infografica-Nota-OMI-IV-Trimestre-2020
Qual è lo stato di salute del mercato immobiliare italiano? Le aspettative delineatesi nel corso del 2020 non erano delle più rosee: ci si attendeva, infatti, una chiusura d’anno con un calo complessivo delle compravendite residenziali del 25%, mentre il dato definitivo si è infine assestato al -7,6% di scambi immobiliari rispetto al 2019. A contribuire al risultato finale, sicuramente i dati positivi dell’ultimo trimestre, riportati dalla Nota OMI del 9 marzo 2021: sono state infatti 183.381 le case vendute nel periodo considerato dall’indagine, quasi 15.000 in più rispetto all’analogo trimestre del 2019 (+8,8%). Buoni risultati anche per il settore non residenziale, dove la crescita rispetto allo stesso periodo del 2019 è stata addirittura del 12,1%. Vediamo più da vicino le tendenze emerse dall’ultimo osservatorio dell’Agenzia delle Entrate.

Dopo il calo dei primi mesi dell’anno, determinato dalle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19, il 2020 in campo immobiliare si chiude con un trimestre in ripresa, sia per le città capoluogo (+2,9% rispetto al IV trimestre 2019), che per le città più piccole, il cui mercato viaggia comunque a un ritmo maggiore (+11,8).

Osservando gli scambi immobiliari per area geografica, è il Centro Italia a registrare il dato migliore di crescita in confronto all’analogo trimestre del 2019, con il 12,3% di immobili compravenduti in più. Segue il Nord-Ovest (+9,4%), a cui si accodano, con progressi piuttosto simili, il Nord-Est (+7,8%) e l’area delle Isole (+7,2%). Lo slancio minore si è registrato al Sud, dove il trimestre si chiude con il 5,6% di compravendite immobiliari in più rispetto all’ultimo trimestre del 2019.

Osservando più da vicino i dati delle grandi città, si notano piccoli segnali di ripresa rispetto alle tendenze registrate nel corso del 2020, che vedevano i grandi centri urbani penalizzati dalle preferenze degli italiani, che nel post-lockdown di marzo e aprile manifestavano la volontà di acquistare case fuori dalle città, più ampie e con più spazi aperti. Ad ogni modo, il dato aggregato relativo alla crescita delle compravendite immobiliari si assesta intorno allo 0,2% rispetto all’analogo trimestre del 2019.

A elevare la media sono in realtà solo due delle otto grandi città considerate dall’indagine: Genova (+8,4%) e Roma (+7.9%). Registrano invece dati stabili Palermo (+0,1%), Torino (0,0%) e Napoli (-0,2%), anche se con il capoluogo partenopeo si passa già a risultati leggermente negativi. Continuano invece a riportare valori negativi, seppure in netto miglioramento rispetto al trimestre precedente, i dati relativi agli scambi immobiliari nelle città di Milano, Bologna e Firenze.

Rispetto alle otto grandi città d’Italia, l’ultimo Osservatorio del Mercato Immobiliare fornisce anche dati relativi alle preferenze manifestate dagli italiani per quanto riguarda le dimensioni degli immobili acquistati. Nel quarto trimestre del 2020, la tipologia di immobile più venduta è quella di metratura compresa tra i 50 e gli 85 metri quadrati, seguita dalla categoria leggermente superiore (85-115 mq). È interessante osservare come la richiesta degli immobili più piccoli, di metratura inferiore ai 50 mq, sia in calo nella metà delle grandi città d’Italia (Milano, Torino, Napoli e Palermo) rispetto al dato registrato lo stesso trimestre del 2019, con un dato di vendita aggregata in discesa dello 0,3%.

Da evidenziare infine, a livello nazionale, la tendenza di crescita che riguarda l’acquisto di spazi pertinenziali accanto all’immobile principale: durante l’ultimo trimestre del 2020 questa categoria ha visto una crescita pari al 48,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli spazi prediletti? Cantine e soffitte.

Vendi casa, con le carte in regola.