Il futuro del settore edilizio riparte dalla ristrutturazione sostenibile del patrimonio immobiliare, attraverso innovative soluzioni tecniche, materiali alternativi e dinamici in grado di essere riutilizzati per un concetto di edilizia circolare. L’obiettivo? Trasformare i vecchi edifici energivori in abitazioni più sostenibili.

Secondo quanto riportato dalla Commissione Europea, il settore edilizio del Vecchio Continente è responsabile del 40% del consumo di energia, del 36% delle emissioni di gas serra, del 50% delle materie prime estratte e del 21% del consumo di acqua. In questo scenario è evidente che il settore edilizio necessiti di essere ripensato in un’ottica green, partendo dalla ristrutturazione degli immobili esistenti.
Del resto, secondo i dati ricavati dall’Agenzia delle Entrate, il parco immobiliare italiano si presenta in uno stato obsoleto e di forte degrado, soprattutto in campo energetico: il 70% delle case ha più di 50 anni e dimostra un forte bisogno di manutenzione e ammodernamento, anche in vista degli obiettivi prefissati nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. A questo proposito, la Commissione europea ha avviato una strategia, “A Renovation Wave for Europe”, che pone come focus la riduzione dell’emissione di gas serra di circa il 55% entro il 2030, proprio attraverso l’efficientamento degli edifici.
Nel rispetto di queste linee, il Governo italiano nel Decreto Rilancio ha promosso una serie di Bonus Casa, tra cui il Superbonus 110%, al fine di incentivare la riqualificazione energetica degli immobili e agevolare il recupero del patrimonio immobiliare, in cui anche il settore edilizio, muovendosi verso un approccio più ecologico e sostenibile, giocherà un ruolo di fondamentale importanza.
Il futuro dell’edilizia riparte quindi dalla ristrutturazione del vecchio patrimonio immobiliare italiano attraverso soluzioni più sostenibili. Ma in cosa consiste e quali sono i trend del green building?
Per riuscire ad attuare una transizione ecologica occorre tenere conto di tutti gli aspetti dell’edificio, a partire dalla fase di progettazione grazie all’uso di strumenti tecnologici innovativi, come il Building Information Modeling, che consente l’ottimizzazione della pianificazione di un edificio, ma anche la gestione della costruzione. In questo modo è possibile ridurre i costi, minimizzare gli errori di progettazione e ottimizzare le tempistiche.
Inoltre, l’edilizia dovrà porre maggiore attenzione ai materiali di costruzione. Essendo il settore tra i maggiori responsabili di scarti, è necessario investire in progetti che siano sempre più pensati in un’ottica di circolarità, il cui principio è da ricercare proprio nell’utilizzo di materiali sostenibili, alternativi e dinamici, in grado di ridurre le emissioni di CO2 sin dal ciclo produttivo, di essere riciclati e, soprattutto, riutilizzati.
La ristrutturazione sostenibile, oltre ai vantaggi ambientali, porta grandi benefici in termini di risparmio economico derivanti dai ridotti consumi di energia, che si tradurranno in bollette meno care, un incremento fino al 10% del valore immobiliare e una riduzione dei tempi di vendita.
Inoltre, in seguito alla pandemia da Covid-19, il concetto stesso di casa è cambiato. Sempre più persone puntano a spazi accoglienti, tecnologici e green. In questo scenario, tutte le agevolazioni introdotte dal Governo rappresentano oggi più che mai un’ottima opportunità per ristrutturare la propria abitazione in chiave sostenibile, in linea con le esigenze del pianeta.